Dai luoghi del cuore del Belice, alla Borsa del turismo archeologico di Paestum

Promosso dalla Fondazione Sebastiano Tusa un progetto di marketing territoriale che coinvolge la Sicilia occidentale, per presentare l’offerta turistica del territorio all’edizione 2024 dell’importante manifestazione

L’area di contrada Stretto a Partanna, sede distaccata della Fondazione Tusa

Dare vita ad un progetto di marketing territoriale per promuovere i tesori della Valle del Belice e della Sicilia occidentale: di questo si è parlato nel corso di un incontro che si è tenuto ieri a Partanna, nel sito archeologico di contada Stretto, sede distaccata della Fondazione Sebastiano Tusa, in comodato d’uso dal Comune. E per iniziativa della fondazione dedicata al compianto archeologo ed assessore regionale ai Beni culturali, prende vita la proposta di partecipare ad un importante vetrina come l’edizione 2024 della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum.

Un traguardo da raggiungere coinvolgendo le amministrazioni comunali ed i Gal locali, in modo da essere presenti «ad una vetrina eccezionale per la valorizzazione di questi territori tra archeologia, arte contemporanea, gastronomia e paesaggio», come ha detto Valeria Li Vigni, presidente della fondazione e moglie di colui a cui è intitolata, per il quale l’area preistorica di contrada Stretto rappresentava proprio un luogo del cuore, avendone promosso la scoperta e gli studi effettuati nel corso degli anni.

Di «un’opportunità di sviluppo turistico, oltre che culturale», ha quindi parlato il sindaco di Partanna, Francesco Li Vigni, mentre Ugo Picarelli, presidente Bmta, ha auspicato «che tutta la Valle del Belice possa essere presente con uno spazio espositivo», alla manifestazione in programma l’anno prossimo, con la possibilità di organizzarvi una conferenza per presentare l’offerta turistica di luoghi pieni di storia e fascino da far conoscere a dovere, anche attraverso il coinvolgimento di tour operator che ne promuovano le proposte ricettive.

Ma oltre alle bellezze della Valle del Belice c’è tanto altro su cui puntare in vista di una partecipazione alla prossima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, a partire dai parchi archeologici di Selinunte e Segesta, senza dimenticare i tanti musei in provincia, ed anche i siti di archeologia marina presenti nelle acque antistanti la costa trapanese. Perciò per fare in modo che l’offerta turisitica passi da potenziale a reale, i promotori del progetto di marketing territoriale che verrà sviluppato a partire da adesso, ritengono che sia particolarmente utile avvalersi degli eventi promozionali forniti da specifiche e qualificate iniziative, come appunto la ventisettesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, che può garantire una ribalta appropriata.

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